civire
v. tr. [dal fr. chevir, der. di chef «capo»], ant. – Provvedere, procacciare. Si veda anche accivire, forma con cui civire spesso si alterna o si scambia in edizioni di antichi testi, non essendo sempre possibile stabilire con certezza, nel manoscritto, l’intenzione dell’autore o dell’amanuense; così, per es., in Boccaccio, Dec. VIII, 10: se io avessi spazio pur quindici dì, io troverei modo da civirne [i mille fiorini d’oro] d’alcun luogo (dove altri leggono d’accivirne).