chinea
chinèa s. f. [dal fr. haquenée (cfr. l’ital. ant. acchinèa o achinèa), che è dall’ingl. medio hakeney, dal nome di un paese del Middlesex ora detto Hackney]. – Cavallo o mulo da sella, cavalcatura: vennero avanti conducendo una ch. (D’Azeglio). In partic., il cavallo, o mulo, bianco che i re di Napoli offrivano ogni anno al pontefice in segno di vassallaggio, secondo un’usanza introdotta da Carlo d’Angiò nel sec. 13° e durata sino alla fine del sec. 18°; negli ultimi due secoli, l’offerta della chinea accompagnata da un ricco tributo, avveniva in un giorno stabilito (28 giugno, vigilia della festa dei santi Pietro e Paolo), con una solenne cavalcata e con l’erezione spesso di una imponente «macchina», cioè costruzione, di cartapesta sul luogo della cerimonia (celebrazione o festa della ch., e nell’uso degli storici e degli storici dell’arte anche assol. chinea).