charity shop
loc. s.le m. inv. Impresa sociale che raccoglie fondi per associazioni benefiche attraverso la vendita in negozio, a costi contenuti, di oggetti usati, di solito ricevuti in dono da privati. ◆ Era il 1941, Londra era stata bombardata dai nazisti. Per sostenere i cittadini la Croce Rossa, al 17 di Old Bond Street, apriva il primo charity shop della storia. E, a distanza di sessantacinque anni, la capitale inglese non ha perso il suo primato nei negozi di charity. Molti sono nascosti, altri hanno luminose vetrine nei quartieri più posh, tutti celano tesori per chi ama ricreare autentiche atmosfere vintage, desidera qualcosa di raro ma con un'anima, e in ogni caso vuole spendere le sue sterline in negozi che le ridistribuiranno secondo il criterio del bisogno e non del profitto. Senza dimenticare, tuttavia, la dimensione fashion. (Chiara Beghelli, Sole 24 Ore.com, settembre 2007, Luxury) • I 3.600 metri quadrati di questo mercato in disuso dal 2010 sono stati attribuiti dal Comune all'associazione Emmaus Defi e riapre ogni sabato, dalle 10 alle 18, come primo “Charity shop” della capitale. (Giacomo Leso, Espresso, 20 settembre 2012, p. 135).
Espressione ingl. composta dai s. charity ('benificenza') e shop ('negozio').