cerchio magico
loc. s.le m. Nel linguaggio giornalistico, il gruppo dei più fedeli sostenitori di Umberto Bossi, costituitosi intorno ai familiari del leader della Lega. ◆ A parte i familiari, la moglie Manuela Marrone e la badante Rosy Mauro (peraltro con quotazioni in ripida discesa), Gobbo fa parte del cerchio magico bossiano, con i veronesi Federico Bricolo, capogruppo al Senato, Francesca Martini, sottosegretario alla Sanità, con il capogruppo alla Camera Marco Reguzzoni e pochi altri. (Alberto Statera, Repubblica.it, 31 gennaio 2011) • Il «cerchio magico» è composto da un ristretto numero di dirigenti che hanno assistito il leader Bossi subito dopo la malattia del 2004. Sono Marco Reguzzoni […], Rosy Mauro, Federico Bricolo, Francesco Belsito e, ultimamente più defilato, Renzo Bossi. (Claudio Del Frate, Corriere della sera.it, 26 giugno 2011) • «Niente divisioni? E allora bisogna ascoltare quel che dice un leghista di un’altra parrocchia, vicino a quel Cerchio magico che ha sempre visto Maroni come il fumo negli occhi. (r. s., Repubblica.it, 19 settembre 2011).
Composto dal s. m. cerchio e dall’agg. magico.
La locuzione, usata in accezione estensiva quando si intenda segnalare la presenza di un fenomeno che esercita, più o meno misteriosamente, una forte carica di attrazione o seduzione, fa riferimento ad antiche pratiche rituali, che prevedevano la delimitazione di uno spazio chiuso e simbolicamente perfetto (cerchio) per scopi di evocazione magica o negromantica. Umberto Bossi adoperò la locuzione con riferimento a Silvio Berlusconi: «Roberto è stato toccato dal Mago Berlusconi dentro il suo cerchio magico» (Repubblica.it, 1° maggio 1995). Di «cerchio magico del potere» ha scritto Stefano Rodotà (Repubblica.it, 16 ottobre 1984). V. cerchio (4. a.).