cataro
càtaro s. m. e agg. [dal lat. mediev. catharus, gr. καϑαρός «puro»]. – Appartenente alla setta dei catari, nome col quale sono comunem. indicati gli eretici dualisti medievali (detti anche albigesi, manichei, publicani o pauliciani, ariani, bulgari, bogomili, ecc. e, in Italia, patarini), diffusi soprattutto nella Francia settentr. e merid. nel sec. 13°, i quali, in polemica con la Chiesa, predicavano un rinnovamento morale fondato sull’antitesi tra bene e male, spirito e materia, e su un esasperato ascetismo (condanna del matrimonio, della procreazione, della proprietà privata, della guerra, ecc.). Come agg., dei catari, relativo ai catari: l’eresia catara.