caro-farmaci
(caro farmaci), s. m. inv. Aumento del prezzo dei farmaci. ◆ [tit.] Caro farmaci, “Ma l’euro non c’entra” / Consumatori in allarme (Mattino, 11 gennaio 2002, p. 1, Prima pagina) • Una spinta a cambiare la dà anche il farmacologo Silvio Garattini, direttore del Mario Negri di Milano per il quale, contro il caro-farmaci, «bisogna in qualche modo cambiare la legge che lascia all’Italia la libertà di fissare i prezzi» dei prodotti di fascia C. (Elena Castagni, Messaggero, 5 novembre 2004, p. 16, Cronache) • L’allarme sul caro prezzi dei chemioterapici è stato lanciato dal commissario delle Molinette Giuseppe Galanzino che, nel suo piano di riequilibrio economico finanziario dell’azienda sanitaria, ha dedicato un preoccupato paragrafo alla spesa farmaceutica. E ora, per far fronte all’emergenza caro-farmaci, vuole istituire la figura del «farmacista di reparto», una sorta di sceriffo in camice bianco che va a controllare l’appropriatezza della distribuzione farmacologica. (Alberto Custodero, Repubblica, 23 agosto 2006, Torino, p. III).
Composto dal confisso caro- aggiunto al s. m. farmaco.
Già attestato nella Stampa del 18 luglio 1992, p. 12, Interno, nella variante grafica caro farmaci.
V. anche caro-medicine.