cannone2
cannóne2 s. m. [dalla voce prec.]. – 1. Nome generico di arma da fuoco, non portatile, di calibro superiore ai 20 mm e a canna lunga (oltre i 22 calibri); gli odierni cannoni sono costruiti in acciaio speciale e caratterizzati da grande velocità iniziale del proietto, traiettoria piuttosto tesa, e grande gittata. Secondo l’uso, la forma, il calibro e altre caratteristiche, si distinguono varî tipi di cannoni: c. da fanteria, da campagna, contraerei, controcarro, da costa, navali, ecc. Locuzioni: sparare un colpo di c.; il rombo del c.; in frasi di tono polemico, carne da cannone (v. carne); con accezione partic., far cannone, di mine che per difetto d’intasamento non esercitano la voluta azione dirompente, ma sfogano attraverso il foro. 2. C. grandinifugo: piccola bocca da fuoco, disposta verticalmente e prolungata verso l’alto con un cono di lamiera, che veniva usata al fine di perturbare, con ripetuti colpi, le nubi temporalesche e impedire la formazione della grandine (oggi sostituito da razzi). 3. C. da ormeggio: denominazione generica di ogni bittone di ormeggio per navi, disposto lungo le banchine dei porti: in passato costituito talvolta da un vero cannone fuori uso. 4. C. della rete: la parte centrale della rete a strascico usata dalle paranze. 5. In elettronica, c. elettronico, il dispositivo di cui sono dotati, per es., i microscopî elettronici e i tubi a raggi catodici, che serve per produrre un fascio ben collimato di elettroni. 6. Usi fig.: donna cannone (pl. donne cannone), donna di eccezionale grossezza che si esibisce come fenomeno in baracconi e circhi (e per estens., donna di notevole peso e di grande robustezza); essere un c., di persona (studente, erudito, sportivo, ecc.) assai valente nel suo campo o in un particolare campo: in matematica sono stato, o sono stata, sempre un cannone (con questo sign. ha anche il superl. scherz. cannonissimo). ◆ Dim. cannoncino (v. cannoncino2).