cafro
agg. e s. m. [dall’arabo kāfir «infedele», cioè «non musulmano»]. – 1. In antropologia, appartenente a uno dei principali tipi razziali dei negridi, frequente fra i Bantu delle regioni sud-orientali dell’Africa, caratterizzato da corporatura alta e robusta, pelle bruno-scura, cranio allungato e prognatismo moderato. Al plur., Cafri, denominazione di origine coloniale dei Bantu sud-orientali, oggi sostituita da quella di Nguni. 2. In medicina, febbre dei Cafri, forma attenuata di vaiolo, sinon. di alastrim.