buonasanita
buonasanità (buona sanità), s. f. inv. Funzionamento diligente e efficace delle strutture e degli organi ai quali è istituzionalmente demandato il compito di tutelare la salute dei cittadini. ◆ Terzo piano dell’ospedale Cardarelli, dipartimento di emergenza. Oltre la porta a vetri si apre un angolo di buona sanità nel cuore dell’ospedale più grande e affollato del Mezzogiorno, l’ospedale dove ai malati può capitare di trascorrere l’intera degenza su una barella in un corridoio, ma può accadere anche di arrivare dati per spacciati e finire nelle mani di medici capaci di un miracolo. (Fulvio Bufi, Corriere della sera, 5 marzo 2003, p. 20, Cronache) • Però - faccio mia la lamentela di un medico - perché siamo sempre pronti a segnalare (come giornalisti o lettori) solo casi di «malasanità», e non prendiamo l’abitudine di sottolineare anche i mille casi di buonasanità? (Giovanni Ruggiero, Stampa, 7 marzo 2004, p. 3) • [tit.] La «buonasanità» / Spero che [Guido] Tersilli sia solo un ricordo (Libero, 27 agosto 2006, p. 21, Storie private).
Composto dall’agg. buono e dal s. f. sanità.
Già attestato nella Repubblica del 4 maggio 1996, Salute, p. 1 (Guglielmo Pepe).