boom
‹bùum› s. ingl. [voce onomatopeica che riproduce il rumore di un’esplosione] (pl. booms ‹bùum∫›), usato in ital. al masch. – 1. a. Forte e rapido movimento espansivo o ascensionale, nella fortuna di un uomo politico, nello sviluppo di una città o territorio, e sim.; in partic., b. demografico (nel linguaggio giornalistico, talvolta baby boom), rapido incremento dello sviluppo demografico in uno o più paesi. Nell’attività economica, fase di un ciclo caratterizzata dalla massima ascesa dei prezzi e del volume degli affari, che in genere precede una fase critica; in partic., b. di borsa, b. dei prezzi, b. dell’attività edilizia, b. editoriale, ecc., rapido aumento delle quotazioni, dei prezzi, delle costruzioni, della produzione libraria, ecc., destinato a durare poco. In partic., gli anni del b. economico, i primi anni ’60 del Novecento in Italia. b. Rapido diffondersi di una moda: il b. dell’agriturismo, dei voli low cost. 2. In aeronautica, b. (o scoppio) sonico, l’onda d’urto che si genera nell’aria, con rumore simile a quello di una violenta esplosione, quando un aeromobile attraversa la cosiddetta barriera sonica. In questa accezione, è ormai poco usato, e sostituito generalmente da bang. 3. Nei fumetti, boom è la forma grafica con cui è rappresentato visivamente il rumore di uno scoppio violento.