baciare1
baciare1 v. tr. [lat. basiare, der. di basium «bacio»] (io bàcio, ecc.). – 1. Dare un bacio, dare baci: b. la mamma, i figli, il marito, la propria ragazza; b. teneramente, appassionatamente; determinando: b. la mano a qualcuno; b. in fronte, sulla bocca, ecc.; in senso fig., essere baciato (in fronte) dalla fortuna, di persona molto fortunata, particolarmente favorita dalla sorte; b. un’immagine, il Crocifisso, ecc.; nel rifl., con valore reciproco: i due fratelli si baciarono con grande affetto. Locuzioni: b. basso, ant., umiliarsi; bacio la mano o le mani, anche come formula di ossequio: bacio le mani a vossignoria; b. il piede, in segno di riverenza, ora solo al papa; b. la terra o in terra, come segno di grande umiliazione davanti a qualche augusto personaggio o dopo il suo passaggio (di qui i modi comuni: dovresti b. la terra dove passa o dov’è passato; non è degno di b. la terra che io calpesto, ecc.); b. (o mordere) la polvere, cadere a terra disteso (fig., umiliarsi). 2. fig. Di cose, toccare leggermente, sfiorare: L’ondeggiar de la placida marina Baciando va l’inargentate sponde (Tassoni); spec. del sole: il poggio era baciato dal sole. 3. Nel linguaggio marin., si dice che sono a baciare due elementi mobili portati a contatto, spec. di un paranco, nel quale il cavo è tirato tanto da portare i due bozzelli a toccarsi; anche in ebanisteria, di assi, regoli, ecc. a contatto. ◆ Part. pass. baciato, anche come agg.: bocca baciata non perde ventura (prov., che talora si completa: anzi rinnova come fa la luna). Nella metrica, rima baciata, quella che si ha fra due versi consecutivi (per es., «Ben venga maggio E ’l gonfalon selvaggio»).