azzurro
ażżurro agg. e s. m. [da una pronuncia pop. lāzūrd dell’arabo lāzuward «lapislazzuli», che è dal persiano lāz̆ward o lāǵward, adattam. del sanscr. rājāvarta; cfr. lat. mediev. lazur o lazulum]. – 1. agg. Che ha il colore del cielo sereno (intermedio fra il celeste, più chiaro, e il blu o turchino, più cupo): le onde a. del mare; occhi a.; scherz., sangue a. (più spesso sangue blu), di chi appartiene a famiglia nobile: sosteneva di avere sangue a. nelle vene; principe a., personaggio tradizionalmente descritto come bello e coraggioso, futuro re di un paese ricco e felice, che in numerose fiabe risveglia l’amore di fanciulle povere e infelici, conducendole via su un cavallo bianco (l’espressione viene usata scherz. per indicare un uomo considerato desiderabile da ogni donna e in grado di riscattarla ed emanciparla, ironizzando sulle aspettative, sulle speranze, sui sogni a occhi aperti delle ragazze: cosa aspetti, che arrivi il principe azzurro?); arma a., l’aeronautica militare; nastro a. (v. nastro); libro a. (v. libro); in medicina, morbo a. o morbo blu, v. blu. Con valore collettivo, pesce a., denominazione di mercato che comprende le varie specie di pesci clupeidi e scombriformi (sarde e sardine, scombri, palamite, ecc.), caratterizzati dalla colorazione azzurra. 2. s. m. a. Il colore azzurro, che costituisce uno dei sette colori dell’iride: a. chiaro, scuro, intenso, ecc.; l’a. del cielo, del mare; nell’a. dello sfondo; un grigio che tende all’a.; per estens., il cielo sereno: voli di rondini nell’a.; cantici di gloria, di gloria, di gloria Correran per l’infinito a. (Carducci). b. In chimica, sostanza, inorganica o organica, colorata in azzurro (per es., a. di cobalto, a. di Berlino) o colorante in azzurro (per es., a. azoico, a. di alizarina), usata nel primo caso per dipingere o per colorare inchiostri da stampa, nel secondo per tingere fibre tessili, lacche, ecc. A. montano (o pietra d’Armenia), la polvere di azzurrite, usata come pigmento per vernici a olio. 3. Con sign. particolari: a. Azzurri (fr. Bleus), denominazione usata durante la rivoluzione francese per indicare gli appartenenti alle truppe repubblicane (che indossavano divise azzurre) in opposizione ai Bianchi realisti, ed estesa in seguito genericamente ai repubblicani. b. Atleta che partecipa o ha partecipato a competizioni internazionali (indossando la maglia azzurra) in formazioni rappresentative italiane; per lo più al plur. (gli a.) o come agg.: i calciatori a.; la squadra azzurra. Nelle cronache sportive, sono chiamati azzurri (oltre che partenopei) anche i calciatori della squadra del Napoli. c. Affiliato al movimento politico di Forza Italia, anche come s. m.: partecipare a una convention degli azzurri. d. Telefono azzurro, servizio telefonico che raccoglie segnalazioni di maltrattamenti e abusi a danno dei bambini. 4. s. m., ant. Lapislazzuli: Oro ed azzurro e ricche gioie (Guinizzelli).