atetesi
atetèṡi s. f. [dal gr. ἀϑέτησις, der. di ἀϑετέω «respingere, rifiutare», der. di ἄϑετος «fuori posto»]. – 1. In filologia classica, nell’edizione critica di un testo di un autore, il rifiuto di un passo perché ritenuto spurio, anticam. segnato con l’obelo, oggi posto di solito entro parentesi quadre. 2. Nell’Egitto greco-romano, forma di annullamento di documenti privati o pubblici che si faceva all’atto dell’adempimento degli obblighi contrattuali, normalmente mediante cancellatura con tratti trasversali.