asma
s. m. o f. (pop. àṡima, f.) [dal lat. asthma, gr. ἄσϑμα (neutro) «affanno»]. – Nel linguaggio medico, termine usato in passato per indicare qualsiasi forma di difficoltà di respirazione e, attualmente, per designare sindromi cliniche ben definite: a. bronchiale (o semplicem. asma), malattia caratterizzata da accessi di penosa difficoltà respiratoria, con tosse, acuto bisogno d’aria ed espettorazioni, frequentemente legata a uno stato di allergia verso particolari sostanze inspirate (pollini, polveri di mobili, ecc.) o ingerite (fragole, latte, ecc.) o inoculate (sieri, istamina, ecc.), e detta in tal caso a. estrinseco, mentre si denomina a. intrinseco quella di origine non allergica; a. cardiaco, accesso parossistico di respiro affannoso che si può verificare in malati di cuore e che di solito insorge bruscamente di notte; a. isterico, affanno accessuale che si può osservare in soggetti isterici.