anamnesi
anamnèṡi (alla greca anàmneṡi) s. f. [dal gr. ἀνάμνησις, der. di ἀναμιμνήσκω «ricordare»]. – 1. Propr., reminiscenza, ricordo; in questo sign., il termine è adoperato soprattutto nell’enunciazione di un concetto fondamentale della filosofia di Platone, per cui la conoscenza vera si fonda sull’anamnesi delle idee conosciute dall’anima in una propria esistenza iperurania anteriormente al suo ingresso nel corpo. 2. Storia clinica di un infermo, raccolta dal medico direttamente o indirettamente come elemento fondamentale per la formulazione della diagnosi; comprende le notizie sui precedenti ereditarî e sullo stato di salute dei familiari (a. eredo-familiare), sullo svolgimento dei varî avvenimenti fisiologici, come la dentizione, la crescita, la deambulazione, le abitudini di vita, ecc. (a. fisiologica), e la storia delle varie malattie sofferte dal paziente (a. patologica). 3. Nella liturgia, la parte del canone della messa che, immediatamente dopo la consacrazione, ricorda la passione, risurrezione e ascensione di Cristo e contiene l’offerta al Padre e la domanda di accettare il sacrifizio; è detta anche memoriale.