ambivalenza
ambivalènza s. f. [comp. di ambi- e valenza]. – 1. In senso ampio, carattere o proprietà di ciò che si presenta sotto due aspetti diversi (non necessariamente in opposizione), o con due diversi valori o funzioni, che ha duplice effetto o serve a duplice scopo, e sim.: a. di una proposta, di un’azione, di un progetto, di un termine, ecc. 2. In psicopatologia, comportamento di chi rivolge verso una stessa persona o oggetto, contemporaneamente o alternativamente, due sentimenti o due impulsi antitetici (per es., amore e odio). 3. Nella scienza delle religioni, qualsiasi polarità e opposizione di valori o caratteristiche che si osservino in una stessa realtà sociale (una divinità, una figura mitica, un’energia, un rito, ecc.) nei complessi religiosi di un popolo o di un’età; così, per es., si ha ambivalenza nel fatto che il sacro si presenti di volta in volta, o anche contemporaneamente, attraente e terrificante, o nel significato opposto con cui sono usati termini connessi direttamente con la sacralità (per es., tra i Romani antichi, l’agg. sacer significava «sacro» e nello stesso tempo «esecrando»).