altro1
altro1 agg. indef. [lat. alter]. – 1. a. Diverso, differente da persona o cosa nominata prima o a cui tacitamente si allude: si voltò dall’a. parte; méttiti un a. vestito; quelli erano a. tempi; questa è un’a. questione (fam. è un a. paio di maniche), è cosa ben diversa; cose dell’a. mondo!, cose strane, incredibili, inaudite; l’a. mondo, per antonomasia, l’aldilà. Talvolta, come sinon. di diverso, in posizione predicativa: il suo comportamento è a. da quello che mi aspettavo; o posposto al sost., per esprimere più efficacemente diversità o opposizione: aspirare a una vita a.; cultura a., alternativa, di diversa e contrastante tradizione. Locuz. avv. d’a. parte (o d’a. lato, d’a. canto), del resto, considerando la cosa sotto un diverso aspetto: d’a. parte, è meglio che sia andata così. In correlazione con uno, per indicare persona o cosa diversa dalla prima oppure il secondo membro d’una coppia: l’una e l’a. guancia. Anche in correlazione con questo: questa stoffa non mi piace, preferisco l’altra. b. Restante, rimanente (in questo caso, è sempre preceduto dall’art. determ.): che ne fai dell’a. stoffa? (cioè, della stoffa che rimane); io m’alzai, mentre gli a. invitati rimasero seduti. 2. In determinazioni di tempo: a. Scorso, precedente, o anche, anteriore a quello precedente: l’a. ieri o ieri l’a. (v. altrieri); l’a. settimana, l’a. mese, l’altr’anno; l’a. giorno, il giorno innanzi a ieri, oppure qualche giorno fa. b. Prossimo venturo: domani l’a., dopodomani; quest’a. mese, il mese prossimo; quest’altr’anno, quest’a. settimana, ecc. 3. a. Ancor uno (in aggiunta al primo o ai precedenti): vorrei un a. bicchier d’acqua; dammi un a. foglio; e in genere per indicare cosa che s’aggiunge: vuoi dell’a. pane?; mi ha chiesto a. soldi; eseguisci l’ordine senza a. obiezioni; ha fatto un’a. pessima figura. b. Un nuovo, un secondo (uguale o simile al primo): fu esaltato come un a. Bonaparte; Firenze era quasi un’a. Atene. c. Prossimo e nuovo nello stesso tempo: per questa volta è andata così, un’altra ci penserò meglio. 4. Unito ai pron. pers. noi, voi, rafforza l’espressione: noi altri non sapevamo che fare; decidete voi altri; così con altri pronomi: quest’a., quell’a., quegli a., chiunque a., qualchedun altro, ecc.