alpe
s. f. [lat. alpis, e come toponimo, al plur., Alpes, da una base mediterranea preindoeuropea alb-, alp- «roccia, altura, monte»]. – 1. Al plur., come toponimo (scritto quindi in genere con iniziale maiuscola, le Alpi), nome del più elevato sistema montuoso d’Europa, compreso tra la pianura padana, la valle del Rodano, l’altopiano svizzero e svevo-bavarese e il bassopiano pannonico. Vengono indicate con lo stesso nome anche sezioni o catene del sistema stesso (A. occidentali, centrali, orientali; A. piemontesi, lombarde, ecc.; A. Marittime, Cozie, Graie, ecc.) e, per estens., complessi montuosi di altre regioni anche non aventi relazione o somiglianza con le vere Alpi (A. Albanesi, A. Australiane, A. Neozelandesi, ecc.). 2. Al sing., nell’uso letter.: a. Le Alpi in senso stretto: il bel paese Ch’Appennin parte, e ’l mar circonda e l’Alpe (Petrarca). b. estens. Montagna, gruppo montuoso in genere: Come di neve in alpe sanza vento (Dante); Mi diparti’ pur chiamando Selvaggia; L’alpe passai con voce di dolore (Cino da Pistoia); le severe Nubi su la cerulea a. sedenti (Foscolo). Anche in varî nomi di monti e catene sia alpine sia dell’Appennino: Alpe di Siusi (altopiano dell’Alto Adige), Alpe di Catenaia (catena dell’Appennino Tosco-Emiliano), ecc. 3. Complesso di pascoli dove si esercita l’alpeggio, con annessi ricoveri per i pastori e per la fabbricazione del formaggio (con questo sign., in cui è sinon. di malga, è usato localmente anche al masch.).