alemanno
(o alamanno) agg. e s. m. – 1. (f. -a) a. Appartenente all’antica popolazione germanica degli Alamanni o Alemanni (nome derivato dal gotico alamans «uomini», che prob. indicò dal 3° sec. d. C. l’unione delle stirpi sveve della Germania merid.). b. Nell’uso letter., tedesco in genere (e Alemagna o Alamagna fu designazione ant. e letter. della Germania; cfr. anche il fr. allemand «tedesco»): Su! nell’irto, increscioso Alemanno, Su! lombardi, puntate la spada (Berchet); quest’odio che mai non avvicina Il popolo lombardo all’a. (Giusti). 2. s. m. Dialetto tedesco, parlato nell’Alsazia, nella Svizzera tedesca, nel Baden meridionale, in quasi tutto il Württemberg e ai margini occidentali della Baviera, con due varietà: lo svevo, la cui caratteristica principale è la pronuncia èi, òu in Zeit «tempo», Haus «casa»; e l’alemanno propriamente detto, che conserva le antiche vocali in Zit «tempo», Hus «casa», e che si suddivide a sua volta in basso a. (o alsaziano) e in alto a. (o svizzero).