acquaforte
acquafòrte (non com. àcqua fòrte) s. f. (pl. acquefòrti). – 1. Nome dato in passato all’acido nitrico ottenuto distillando il salnitro con l’argilla. A. dei cappellai, soluzione di nitrato di mercurio usata dai cappellai per conservare le pelli (di lepre, di coniglio, ecc.). 2. a. Tecnica d’incisione (propr. incisione all’a.) su lastra metallica, di rame o più raram. di zinco o d’acciaio: il disegno viene eseguito, al rovescio, incidendo con una punta d’acciaio la lastra perfettamente piana ricoperta di un sottile strato di cera o vernice, dopo di che la lastra è posta a bagno in un acido, che può essere acido nitrico (di qui il nome) oppure cloruro di ferro, più adatto per il rame, o altro mordente, il quale, mentre non agisce sulle parti della lastra coperte dello strato di cera o vernice, intacca il metallo nelle parti messe a nudo dalla punta e con segni di profondità proporzionata alla durata del bagno. b. Stampa ottenuta su carta senza colla, preventivamente inumidita, mediante impressione in torchio, da lastra incisa con tale tecnica: un’a. di Giorgio Morandi.