ZIMBALON
. Strumento musicale, consistente in una cassa poco elevata, a fondo piatto e di forma ordinariamente trapezoidale, su cui sono aperte una e più "rose" analoghe a quelle di altri strumenti a pizzico. Viene tenuto sulle ginocchia o posato su una tavola. Le varie corde di cui è munito vengono fatte vibrare per mezzo di martelletti di legno. Secondo quanto dice il Mersenne, nel sec. XVII aveva tredici corde, ma più tardi il numero delle corde aumentò. Di origine orientale, esso era entrato nella pratica europea sotto il nome di tympanon, fin dal sec. XIV.
In Italia era conosciuto anche sotto il nome di salterio tedesco, sia per una presunta origine europea sia per la sua frequenza nella pratica della Baviera e della Stiria. In Inghilterra prendeva il nome di Dulcimer, forse da dulce melos per indicare la soavità del suo timbro. Nei paesi tedeschi aveva quello di Hackbrett, e sotto tale denominazione parlano di esso il Virdung e l'Agricola (sec. XV) e più tardi il Praetorius, che però non sembra dargli un grande rilievo.
Il tympanon fu, col salterio vero e proprio, prototipo di quegli strumenti dai quali, applicata la tastiera, presero origine il clavicordo e il cembalo. Da quest'ultimo nome derivò evidentemente il termine ungherese Zimbalon, oggi preferito, in quanto tale strumento è ormai usato specialmente in Ungheria. Quivi, munito di un grande numero di corde (con una estensione di 4 ottave) ma conservando sempre la sua forma trapezoidale d'origine, ha ancora virtuosi mnolto abili e capaci. Nel Conservatorio di Budapest si istituì anzi un'apposita cattedra per tale strumento.