Nella cultura tradizionale e nella filosofia cinese, binomio di termini indissolubili che rispondono rispettivamente alla nozione di due principi opposti e complementari dalla cui combinazione e interazione procede la totalità del mondo. Come criterio di categorizzazione elementare della realtà negli ordini del femminile (yin) e del maschile (yang) lo y. risale all’antichità cinese più remota; nel corso dei tempi il binomio ha poi ricevuto una sempre più vasta articolazione.
Nella sistemazione del pensiero cinese in 6 scuole quale è contenuta negli Shiji («Memorie storiche», 2° sec. a.C.) di Sima Dan e Sima Qian, lo y. appare però anche come scuola a sé (y. jia), la prima delle 6: tutta la realtà, sul piano cosmico e sul piano umano, è vista come un attuarsi perpetuamente dinamico di eventi alla realizzazione dei quali presiede di volta in volta una diversa combinazione y.; da questo punto di vista i due termini della polarità appaiono come forze e modalità dinamiche di una realtà i cui singoli aspetti sono riconducibili a ‘misure di presenza’ di quelle stesse forze. Così, per es., la luna rispetto al sole è nell’ordine yin (mentre il sole è nell’ordine yang), ma essa stessa è yin quando è orientata verso l’oscurità (luna calante) ed è yang nell’opposta direzione verso la luce del plenilunio (luna crescente). La totalità di questo universo dinamico è manifestazione del Tai Yi («Grande unità»), al di là della quale vi è il dao (➔).
La somma delle speculazioni y. si è tradotta in seguito in una vera e propria summa cosmologica nel commento all’antichissimo testo divinatorio conosciuto come Yijing, uno dei 5 libri classici (Wujing) della tradizione confuciana, fonte di gran parte del vocabolario filosofico cinese e uno tra i monumenti più antichi della letteratura cinese. Il nucleo principale dell’opera è un manuale di divinazione fondato su un sistema di gruppi di 6 linee (intere o spezzate), combinate in 64 modi diversi. Sulla base divinatoria si costituì, a partire dall’epoca dei Zhou orientali (770-256 a.C.), una sovrastruttura interpretativa filosofica elaborata attraverso numerose appendici, la più importante delle quali sembra risalire al 5° sec. a.C.