Regista cinematografico tedesco (n. Düsseldorf 1945), tra i più interessanti del nuovo cinema tedesco. Ha esordito nel lungometraggio con Summer in the city (1970). Attraverso il tema romantico del viaggio come percorso interiore e di formazione, filtrato dalle suggestioni del road movie americano e della musica rock, attraverso la continua riflessione sul linguaggio del cinema come strumento di conoscenza e scoperta del mondo, alla ricerca di forme non convenzionali del racconto, W. ha maturato con la sua opera un percorso esemplare nel cinema d'autore europeo, riscuotendo un successo internazionale. Tra i suoi film, si ricordano: Alice in den Städten (1974); Falsche Bewegung (1975); Im Lauf der Zeit (1976); Der amerikanische Freund (1977); Hammett (1982); Der Stand der Dinge (1982); Paris-Texas (1984); Der Himmel über Berlin (1987); Bis ans Ende der Welt (1991); In weiter Ferne, so nah! (1993); Lisbon story (1995); Al di là delle nuvole (1995, codiretto con M. Antonioni). Dopo Die Gebrüder Skladanowsky (1996), opera sui tre fratelli berlinesi che inventarono il bioscopio, ha diretto The end of violence (Crimini invisibili, 1997); il documentario Buena vista social club (1999); The million dollar hotel (2000); The soul of a man (2003); Land of plenty (2004); Don't come knocking (2005); War in Peace, episodio di Chacun son cinéma (2007); Invisible Crimes, episodio di Invisibles (2007); Palermo shooting (2008), thriller ambientato a Palermo; il cortometraggio If buildings could talk (2010); i documentari Pina (2011), dedicato alla coreografa P. Bausch, The salt of the earth (2014) sul fotografo S. Salgado, insignito l'anno successivo del Premio César come miglior documentario; il mediometraggio sull'architettura Cathedrals of culture (2014); Every thing will be fine (Ritorno alla vita, 2015); Les beaux jours d'Aranjuez (2016); il documentario biografico Pope Francis: a man of his word (2018); Perfect Days (2023). Nel 2013 W. ha pubblicato in collaborazione con la filosofa M. Zournazi il saggio Inventing peace. A dialogue on perception (trad. it. 2014), testo di annotazioni autobiografiche, meditazioni filosofiche e digressioni geopolitiche che ne delinea compiutamente l'itinerario personale e artistico, mentre è del 2017 Polaroid stories (trad. it. 2017), raccolta degli scatti realizzati con l'istantanea tra gli anni Sessanta e gli anni Ottanta. Nel 2017 W. ha esordito nella regia lirica con I pescatori di perle di G. Bizet, sotto la direzione di D. Barenboim.