Poeta statunitense (New York 1927 - Haiku, Hawaii, 2019). Dopo gli studi alla Princeton University ha trascorso molti anni in Europa, soprattutto in Inghilterra e nella Francia meridionale, dove ha approfondito il suo interesse per il passato, in partic. per la mitologia classica e la tradizione medievale. Il suo primo volume di versi, A mask for Janus, apparve nel 1952 con una prefazione di W. H. Auden che salutò in lui "il nuovo poeta mitologico" mettendone in luce lo stile gnomico, allusivo e misterioso. La ricchezza d'immagini e la padronanza delle forme poetiche, già evidenti nella prova d'esordio, trovarono immediata conferma nelle successive raccolte, prossime al formalismo post-eliotiano: The dancing bears (1954) e Green with beasts (1956), ispirate al profondo interesse di M. per gli animali; The drunk in the furnace (1960); The moving target (1963); The lice (1967), che rimanda a un frammento di Eraclito su Omero; The carrier of ladders (1970), con il quale si aggiudicò il premio Pulitzer. Più vicine alla poesia "confessionale" di R. Lowell e S. Plath le raccolte Writings to an unfinished accompaniment (1973) e The compass flower (1977), dove M. manifesta una tendenza a rendere più quotidiani i riferimenti mitici. La vicenda della guerra del Vietnam lo ha poi spinto verso problematiche quali l'antimperialismo, il pacifismo, l'ecologismo, che costituiscono il materiale della sua riflessione da Finding the islands (1982) a Opening the hand (1983), The rain in the trees (1988), Travels (1993), fino alla raccolta The vixen (1996) e alla storia poetica delle Hawaii di The folding cliffs (1998). Tra le successive opere poetiche: The river sound (1999), dichiarato dal New York Times uno dei più importanti libri dell'anno; The pupil (2001); Migration: new & selected poems (2005), con cui ha vinto il National Book Award per la poesia. Traduttore da varie lingue (Selected translations 1948-1968, 1968; Selected translations 1968-1978, 1979; Four French plays, 1985; Purgatorio, 2000; Summer doorways: a memoir, 2005), M. è stato anche autore di testi teatrali (The bait, 1953; The image maker, 1985) e di numerosi scritti in prosa: The miner's pale children (1970); Houses and travellers (1977); Unframed originals (1982); Regions of memory: uncollected prose 1949-82 (1987); The lost upland: stories of Southwest France (1992); The Mays of Ventadorn (2002); The ends of the Earth (2004).