Gibson, William Ford
Gibson, William Ford. – Scrittore statunitense naturalizzato canadese (n. Conway 1948), tra i maggiori esponenti del filone fantascientifico cyberpunk. Emigrato a Vancouver diciannovenne per evitare l'arruolamento per il Vietnam, esordisce nel 1977 con il racconto Fragments of an hologram rose, che ruota attorno ad alcuni temi essenziali del suo immaginario: uno scenario sociale lacerato, dominato da enormi multinazionali e guerre di strada tra poveri, la virtualità del cyberspazio come sola via di fuga. Del 1981 è il racconto Johnny mnemonic (da cui nel 1995 il regista R. Longo trarrà il film omonimo), dove fa la sua comparsa l'innesto tra biotecnologie cibernetiche e corpo umano, cardine dell'estetica cyberpunk. Di successo internazionale la Sprowl trilogy, formata da Neuromancer (1984; trad. it.), Count zero (1986; trad. it. Giù nel cyberspazio) e Mona Lisa overdrive (1988; trad. it. Monna Lisa cyberpunk), caratterizzata da personaggi ricorrenti (Molly Million, ragazza con lenti a specchio al posto degli occhi, e Bobby Newmark, 'cowboy della tastiera') coinvolti in una lotta senza quartiere tra feroci aziende-leviatano e la resistenza di hacker e umanoidi. Nello scenario socio-tecnologico del nuovo decennio di inizio secolo, dove alcune 'profezie' di G. (in primis il rapporto tra tecnologia, potere economico e politico) sono ormai realtà quotidiana, spicca il ciclo che ha come antieroe il magnate della pubblicità virale H. Bigend, che muove di nascosto i fili delle trame oscure di Pattern recognition (2003; trad. it.), Spook country (2007; trad. it. Guerreros, 2009) e Zero history (2010; trad. it. 2012), sotto lo sguardo indagatore del giornalista ex-musicista rock Hollis Harry.