Statista inglese (Liverpool 1809 - Hawarden 1898). Dal 1832 con i tories, passò poi al Partito liberale, divenendone leader (1865). Più volte primo ministro (1868-74, 1880-85, 1886 e 1892-94), varò numerose riforme: abolì i privilegi della Chiesa anglicana in Irlanda, promosse l'istruzione pubblica e allargò il suffragio elettorale. In politica estera sostenne l'autonomia dei boeri sotto la sovranità della Corona e diede inizio all'occupazione dell'Egitto. Nel 1894, bocciato dalla Camera dei lord il suo progetto di autonomia irlandese, si dimise, ritirandosi a vita privata.Vita. Con l'appoggio dei tories entrò ai Comuni nel 1832, ed esercitò funzioni secondarie nel ministero di R. Peel (1834-35). Tornato Peel al governo (1841), divenne presidente del Board of Trade (1843) e collaborò alla riforma della legge doganale sui cereali, mentre andava avvicinandosi ai liberali. Nel 1851, di ritorno da un soggiorno a Napoli, denunciò aspramente il regime poliziesco borbonico. Con la sua critica al bilancio provocò nel dicembre 1852 la caduta del ministero Derby; formatosi il gabinetto di coalizione di lord Aberdeen, G. entrò a farne parte in qualità di cancelliere dello Scacchiere. La guerra di Crimea lo costrinse a modificare la sua politica finanziaria di riduzione dell'income-tax ("tassa sul reddito") e a inasprire la tassa di successione, mentre difendeva la politica di guerra del governo, che affermava ispirata al principio del mantenimento dell'equilibrio; si dimise nel 1855 perché contrario all'inchiesta sullo stato dell'esercito in Crimea, ordinata dal parlamento. Inviato in missione nelle Isole Ionie (1859), la sua relazione convinse l'Inghilterra a cedere quelle isole alla Grecia (1863). Cancelliere dello Scacchiere (1859) con il ministero liberale di Palmerston, concluse, su basi liberiste, un trattato di commercio con la Francia, e abolì molti dazî d'importazione. Nel 1865, essendo premier lord J. Russell, G. divenne leader del gruppo parlamentare liberale; come tale portò al successo nella Camera la battaglia per l'allargamento del suffragio; battuto il governo (giugno 1866), successe a Russell quale capo del partito liberale. Dopo le elezioni del 1868 formò, nel dicembre, il suo primo ministero. Come capo del governo riuscì a far approvare dal parlamento nel 1869 la soppressione della Chiesa di stato irlandese (disestablishment), affrancando i contadini cattolici dall'obbligo di pagare le decime, e nel 1870 una legge favorevole ai fittavoli irlandesi (Irish Land Act). Riformò in senso democratico l'istruzione pubblica e l'amministrazione civile, dove le cariche pubbliche furono ricoperte, col sistema dei pubblici concorsi, da uomini di ogni ceto sociale. Battuto sul progetto di fondazione di un'università aconfessionale in Irlanda (marzo 1873), il rifiuto di Disraeli a formare il ministero lo fece confermare nell'incarico. Nel 1874, all'opposizione, fu contrario alla politica di Disraeli favorevole alla Turchia quale contrappeso alla Russia, poiché convinto assertore della liberazione delle nazionalità balcaniche dal giogo ottomano. Tornato al potere nel 1880, sostenne nei confronti dei Boeri in rivolta la concessione della piena autonomia sotto l'alta sovranità della corona. In rapporto alla questione irlandese, fattasi ora più acuta, istituì un tribunale per l'equo fitto e accettò nel 1882 una mozione per la concessione della piena autonomia (Home rule). Inviò una spedizione per domare la rivolta di ‛Orābī Pascià, dando così inizio all'occupazione dell'Egitto; ma quando il generale Ch. G. Gordon, inviato nel Sudan (1884) per evacuarlo dagli Egiziani, fu assediato a Kharṭūm, G., mosso dalle sue pregiudiziali anticolonialiste, tardò a inviare la spedizione di soccorso, la quale non riuscì in tal modo a evitare l'uccisione di Gordon. Nel giugno 1885, il ministero G. fu battuto sul bilancio; appoggiato dagli Irlandesi, G. tornò al potere (26 genn. 1886), ma per la scissione del partito liberale in seguito alla presentazione da parte di G. di un progetto di Home rule a favore dell'Irlanda (7 luglio), il suo gabinetto cadde nuovamente. Nel 1892 tornò al potere ma, visto respinto ancora una volta alla camera dei Lord il suo progetto di autonomia irlandese, si dimise, ritirandosi definitivamente a vita privata (3 marzo 1894) e dedicandosi ai suoi interessi letterari.
Opere. Nel corso della sua vita G. pubblicò numerosi articoli su soggetti politici, letterari e religiosi, che furono riuniti in 8 volumi con il titolo di Gleanings. Gli Studies on Homer and the Homeric Age (voll. 3, 1858) mostrano vasta conoscenza dei poemi omerici, ma hanno scarso valore filologico e storico. Traduttore in inglese delle odi d'Orazio, fu inoltre un appassionato cultore di Dante: nel suo ultimo contributo, Did Dante study in Oxford?, apparso in " Nineteenth Century " del giugno 1892, sostenne con l'ausilio di antiche attestazioni che il poeta aveva soggiornato per ragioni di studio a Oxford.