BLOUNT, William
Nato nella contea di Bertie (Carolina del Nord) il 26 marzo 1749, appare, in quel periodo della storia degli Stati Uniti che seguì immediatamente la rivoluzione, come uno dei più attivi uomini politici del sud. Dal 1780 al 1789 ebbe parte nella camera e nel senato del suo stato, nel congresso continentale, nell'assemblea costituente di Philadelphia e nella convenzione della Carolina del Nord, che ratificò la costituzione federale; dal 1790 al 1796 esercitò l'ufficio di governatore dei territorî a sud dell'Ohio. Durante questo periodo si costituì, nel retroterra sottoposto al governo, lo stato di Tennessee, ammesso nell'Unione nel 1796; di esso il B. fu nominato senatore. Ma non restò al Congresso che pochi mesi, perché, accusato dalla camera dei rappresentanti di segrete intese per favorire un progetto inglese di attacco alle due provincie spagnole, Luisiana e Florida, fu espulso, nel luglio del 1797, dal senato. Una lettera da lui diretta a un interprete degl'Indiani Cherokee era stata intercettata e formava la base dell'accusa, ma quali fossero veramente i suoi impegni in quella che fu dal suo nome chiamata la "congiura di Blount", rimase ed è ancora piuttosto oscuro, per quanto sembri evidente che essi facessero parte dei progetti inglesi di guerra. Il B. fu dunque accusato di aver favorito, in violazione della neutralità americana, l'organizzazione di una spedizione diretta contro uno stato amico. In seguito a un voto della camera egli fu sottoposto a giudizio davanti al senato riunito come Corte di giustizia (1799). Il senato dichiarò di non aver giurisdizione su di lui poiché una volta espulso egli non era più senatore, e perché egli, anche come senatore, non rivestiva la qualità di funzionario dello stato. Il caso, così, si chiuse. Ma esso diede occasione alla Spagna per ritardare l'esecuzione del trattato di San Lorenzo. Il B., che durante tutto questo periodo era stato ardentemente sostenuto dai suoi elettori, tornò in trionfo al Tennessee, dove fu nominato presidente del senato statale, ma morì subito dopo, il 21 marzo del 1800.
Bibl.: M. J. Lamb, in Magazine of American History, XIII (1884).