(Guglielmo) Eroe leggendario dell'indipendenza elvetica (14° sec.). È detto del cantone di Uri, genero di quel Walter Fürst che giurò (1307) con Arnold di Melchthal e Werner di Stauffach di liberare la patria, cioè i tre cantoni rurali di Uri, Schwyz e Unterwalden, dalla tirannide asburgica. Quando il balivo di Uri, Hermann Gessler, gli ordinò d'inchinarsi davanti al cappello, suo o dell'imperatore Alberto, esposto sulla pubblica piazza, Tell si rifiutò, e fu condannato a colpire con la sua freccia un pomo sulla testa del figlio. Tiratore abilissimo, Tell riuscì; avendo però dichiarato che avrebbe ucciso Gessler in caso di fallimento nella prova, fu imprigionato; ma fuggì durante una tempesta sul Lago di Lucerna e uccise Gessler sulla via di Küssnacht.
Variamente discussa fu l'origine della leggenda, che, fra l'altro, ispirò il Wilhelm Tell (1804) di F. Schiller, dove la figura del protagonista è arricchita di elementi romantici, specialmente nella fervida rappresentazione del suo anelito di amor patrio. Dalla tragedia schilleriana è stato tratto il libretto per l'opera (1829) di G. Rossini.