Sombart, Werner
Economista e storico tedesco (Ermsleben, Sassonia, 1863-Berlino 1941). Prof. a Breslavia (dal 1890) e a Berlino (dal 1906); condirettore (dal 1904) dell’Archiv für Sozialwissenschaft und Sozialpolitik. Dapprima seguace delle teorie marxiste applicate allo studio della storia economica e sociale, se ne staccò progressivamente, assumendo posizioni di estrema polemica. Questa evoluzione è bene esemplificata dal suo scritto sui movimenti socialisti del sec. 19° (Sozialismus und soziale Bewegung im 19. Jahrhundert, 1896; trad. it. 1898), la cui decima edizione, dal titolo Der proletarische Sozialismus (2 voll., 1924), è violentemente antimarxista. Il suo studio più noto è l’analisi svolta in Der moderne Kapitalismus (2 voll., 1902; 2ª ed., 3 voll., 1924-27), in cui vengono esaminate storia, struttura e filosofia del capitalismo, oggetto anche di altri suoi studi (Die Juden und das Wirtschaftsleben, 1911; Der Bourgeois: zur Geistesgeschichte des modernen Wirtschaftsmenschen, 1913, trad. it. 1950; Studien zur Entwicklungsgeschichte des modernen Kapitalismus, 2 voll., 1913). Nei suoi ultimi anni si avvicinò al nazionalsocialismo. Le tesi di questo periodo sono esposte in Deutscher Sozialismus (1934; trad. it. 1941), di tono antiprogressista e antiegualitario. Altre opere: Wirtschaft und Mode (1902); Die deutsche Volkswirtschaft im 19. Jahrhundert (1903); Das Proletariat (1906); Das Lebenswerk von K. Marx (1909); Die Ordnung des Wirtschaftslebens (1925); Die drei Nationalökonomien (1930); Die Zukunft des Kapitalismus (1932; trad. it. 1933).