STANLEY, Wendell Meredith
Biochimico, nato a Ridgeville (Indiana) il 16 agosto 1904; dopo aver compiuto gli studî all'Earlham College e all'università di Illinois, dove fu allievo di R. Adams, si trasferì a Monaco per perfezionarsi con H. Wieland, dedicandosi a ricerche sulle separazioni dei derivati dello sterolo dal lievito e sulla stereochimica dei derivati sostituiti del difenile. Ritornato in America nel 1931 entrò all'Istituto Rockefeller di New York per le ricerche mediche e l'anno successivo al reparto di patologia vegetale ed animale di New Jersey dove si dedicò a ricerche sui virus. Nel 1946 gli fu assegnato il premio Nobel per la Chimica (con J. H. Northrop e J. B. Sumner). Nel 1947 è stato incaricato di creare e dirigere un laboratorio per ricerche sui virus all'università di California.
Dimostrò che i virus sono delle proteine cristallizzabili a struttura molecolare più o meno complessa che, senza essere organismi viventi, si riproducono all'interno della cellula vivente (v. ultravirus, in questa App.). Riuscì ad isolare in forma pura il virus di diverse malattie di piante e di animali. Durante la seconda Guerra mondiale preparò un vaccino antinfluenzale dotato di buona efficacia preventiva, vaccino adottato dalle truppe americane.