Scrittore afroamericano (Salt Lake City 1902 - New York 1934); tra i protagonisti della cosiddetta Harlem Renaissance. Trasferitosi a New York (1925), entrò nella redazione della rivista Messenger, impegnandosi con altri artisti emergenti, tra cui L. Hughes, nel dibattito sulla definizione di criterî estetici afroamericani, e partecipando al lancio, rivelatosi poi fallimentare, della prima rivista d'arte afroamericana, Fire. Personalità eclettica e contraddittoria, nei suoi romanzi, The blacker the berry: a novel of Negro life (1929) e soprattutto Infants of the Spring (1932), sottopone a una rivisitazione satirica il clima esuberante e l'ambiente bohémien in cui si sviluppa la Harlem Renaissance, contrapponendo all'immagine edulcorata della metropoli nera quel ritratto inquietante e realistico che la grande depressione metterà a nudo.