VORONEŽ (XXXV, p. 593)
Ž La città ebbe notevole importanza nella seconda Guerra mondiale, nel corso della campagna di Russia (v. russia, in questa App.).
L'offensiva tedesca dell'estate 1942 in Ucraina prevedeva come uno dei più importanti obiettivi da raggiungersi sul Don la città di Voronež. Infatti la direttrice dell'armata dell'ala sinistra del gruppo di armate del maresciallo von Bock passava per Kursk e Voronež; quest'ultima venne occupata in parte il 7 luglio. Data l'importanza capitale della posizione di Voronež, la difesa russa fu accanita; sicché, il non aver potuto mai impadronirsi del tutto di un tale caposaldo, fu il primo e più importante scacco dei Tedeschi. La via diretta Voronež-Mosca era preclusa per sempre all'OKW.
Ne derivò il progressivo accanirsi della Wehrmacht verso est, cioè verso la grande ansa del Don e verso Stalingrado. L'importanza di Voronež, rispetto a coteste regioni orientali, derivava dalla sua posizione in rapporto all'obiettivo decisivo della grandiosa manovra germanica nella regione Volga-Caspio, Kuban-Stalingrado. Tale posizione consentiva lo sbocco della massa di manovra a nord del solco Don-Volga, che avrebbe determinato la rottura delle comunicazioni tra gli eserciti del maresciallo Timošenko, operanti nella regione Volga-Caucaso-Kuban, e gli eserciti operanti nella Russia centrale e settentrionale. Ma l'OKW riuscì a costituire a Voronež solo una grande testa di ponte, formata dalla sua 2a armata, la quale ben presto formò l'obiettivo di ripetuti contrattacchi sovietici. Durante la lotta per Stalingrado la testa di ponte di Voronež, sostanzialmente sempre tenuta dai Sovietici, rese importanti servizî. Con la controffensiva dell'inverno 1943 i Russi ai primi di febbraio ebbero ragione della difesa e con manovra a tanaglia ruppero ed accerchiarono nella regione di Voronež la 2a armata germanica e s'impossessarono dell'intera città (25 febbraio).