GASSMAN, Vittorio (propr. Gassmann)
Attore e regista drammatico italiano, nato a Genova il 1° settembre 1922; proveniente dall'Accademia naz. d'arte drammatica, ha esordito a Milano nel 1943 nella Nemica di Niccodemi, ottenendo un immediato, caloroso successo. Dopo aver recitato con numerose compagnie (Merlini, 1943-44; Adani-Carraro-Calindri, 1944-46; comp. del teatro Quirino diretta da O. Costa, 1946-47; Maltagliati, 1947-48), nel 1948-49 recitò con la compagnia diretta da L. Visconti. L'esuberante temperamento artistico del G., prepotente e egocentrico, venne dal Visconti messo al servizio di un grande complesso che realizzò spettacoli di grande impegno e rinomanza (Rosalinda di Shakespeare, Un tram che si chiama desiderio di T. Williams, Oreste di V. Alfieri, Troilo e Cressida di Shakespeare, al giardino di Boboli), ma presto la forte personalità dell'attore, raggiunta una completa padronanza dei proprî mezzi scenici, sorretta da una natura profondamente raziocinante e colta, ebbe bisogno di esprimersi liberamente senza il dominio di un'altrettanto forte e decisa personalità quale era quella del Visconti.
Ecco quindi il G. con il Teatro nazionale diretto da G. Salvini (1950-51) e infine con il Teatro d'arte italiano nel quale il G. era l'attore principale e spesso anche il regista e, ultima, decisiva esperienza, il Teatro popolare italiano con il quale ha inaugurato a Roma (marzo 1960) la sua forma di teatro-circo rappresentando l'Adelchi del Manzoni. G., attore popolarissimo, ha ottenuto pure successo in una trasmissione televisiva, da lui diretta e interpretata, Il mattatore. Nel cinema dal 1949 (Riso amaro) e per alcuni anni interprete di film americani, solo recentemente a G. è stata offerta l'opportunità di dar vita a personaggi cinematografici fuori della convenzionalità di tipi fissi, con I soliti ignoti (1957) e soprattutto con La Grande guerra (1959), ambedue diretti da Mario Monicelli.