Volterra, Vito
Matematico (Ancona 1860 - Roma 1940). Nato da una famiglia ebraica di modesta condizione e talento precoce, fu ordinario di meccanica razionale a Pisa a soli 23 anni, poi a Torino (1892) e a Roma (1900). Senatore del Regno (dal 1905), fu anche presidente dell’Accademia Nazionale delle Scienze (detta dei XL) e del CNR. Fu altresì presidente dell’Accademia Nazionale dei Lincei, membro della Pontificia Accademia delle Scienze e fellow della Royal Society. Di sentimenti antifascisti, fu nel ristretto novero dei professori universitari italiani che rifiutarono di prestare giuramento al re e al regime. Da allora la sua attività si svolse prevalentemente all’estero. Pioniere delle applicazioni matematiche alla biologia, è tra i padri dell’analisi funzionale per i suoi contributi alla teoria degli integrali e allo studio delle derivate parziali (Teoria delle equazioni funzionali e delle equazioni integrali e integro-differenziali, 1929), con notevoli applicazioni dell’analisi delle oscillazioni alle scienze sociali. Lo si ricorda anche per uno scontro con B. Croce sul ruolo della cultura. I suoi scritti sono stati raccolti in Opere matematiche (5 voll., 1954-62), all’interno delle quali è degna di nota la teoria matematica della lotta per la vita (1931), che ha ispirato notevoli applicazioni all’analisi dei cicli economici.