Valoroso guerriero di famiglia non illustre (m. Bisanzio 542), aveva preso parte alle guerre contro i Bulgari e contro i Franchi. Fu acclamato re degli Ostrogoti a Rieti dall'esercito goto in opposizione a Teodato, che non aveva saputo opporre un'efficace resistenza a Belisario. Appresa la notizia dell'elezione di V., Teodato fuggì, ma fu raggiunto e ucciso da un ufficiale di Vitige. Consolidato così il suo potere, questi raccolse gran parte dell'esercito a Ravenna e lasciò a Roma un presidio, con la promessa di fedeltà da parte del papa e del popolo. Stipulata un'alleanza coi Franchi, sposò la giovanissima Matasunta, figlia di Amalasunta e sorella di Atalarico, e tentò, ma senza successo, di giungere a un accordo con Giustiniano. Caduta Roma in mano a Belisario, accorse per assediarla. Dopo un anno dovette allontanarsi col suo esercito decimato, mentre anche Ravenna era minacciata. Distrutta Milano, si chiuse in Ravenna. Belisario, vinta la sua resistenza con l'inganno (540), lo portò con la moglie e il tesoro a Bisanzio, dove V. visse ancora due anni, tenuto in grande considerazione da Giustiniano.