Famiglia di piante dell’ordine Santali, istituita in seguito a studi filogenetici condotti alla fine del 20° sec. e tradizionalmente considerata come una sottofamiglia delle Lorantacee. Comprende 7 generi e 550 specie e si estende principalmente nelle regioni tropicali, mentre poche sono le specie temperate. Si tratta di piante parassite epifitiche con radici modificate in austori, foglie semplici e opposte, spesso coriacee e parzialmente succulente. I fiori sono unisessuali (piante monoiche o dioiche) e provvisti di 3-4 tepali grigi o verdastri, disposti in un verticillo. Il frutto è una bacca. Il monofiletismo delle V. è sostenuto dalla morfologia degli steli che risultano interrotti da nodi. Generi principali: Arceuthobium (unico genere presente sia nel Vecchio sia nel Nuovo Mondo), Dendrophthora, Phoradendron, Viscum. Vischio è il nome italiano di Viscum album, arbusto sempreverde alto di norma fino a 1/2 m, parassita sui rami di circa 200 specie di piante legnose, in particolare Rosacee (pero, melo, sorbo, mandorlo), Salicacee, Aceracee e Pinacee (abeti ecc.), comune nell’Eurasia e nell’Africa boreale; è pianta semiparassita, che per mezzo di austori assorbe dal legno dei rami l’acqua e i sali nutritizi della pianta ospite. È molto ramoso, con foglie opposte, coriacee, persistenti, fiori piccoli, gialli, dioici, bacche uniseminate, rotonde, bianche con mesocarpo vischioso, disseminate dagli uccelli, che se ne nutrono e depositano i semi sui rami di altri alberi con i loro escrementi.
Nei paesi d’Europa e dell’America Settentrionale è diffuso l’uso di appendere nelle case o di regalare un ramoscello di vischio in occasione del solstizio d’inverno (Natale).