ARANGIO-RUIZ, Vincenzo (App. I, p. 142; App. II, 1, p. 227)
Giurista, morto a Roma il 2 febbraio 1964. Lasciata la cattedra di Istituzioni di diritto romano, ha insegnato, sempre a Roma, Diritto romano dal 1951 al 1954. Socio nazionale dell'Accademia dei Lincei dal 1947, ne è stato presidente dal 1952 al 1958, e vicepresidente dal 1958 al 1964.
Dal 1948 alla morte l'attività scientifica di A.-R. si è incentrata soprattutto sulla lettura e sul commento delle tavolette cerate ercolanensi, e sui corsi di Pandette, in materia di società, mandato e compravendita. Vanno inoltre ricordate le ristampe di alcune sue opere.
Opere principali: Il processo di Giusta, in La par. del pass., VIII (1948), pp. 129-51; Il mandato in diritto romano, Napoli 1949; La società in diritto romano, ivi 1950; Le tavolette cerate di Ercolano e il contratto letterale, in Studi in onore di E. Redenti, Milano 1951, I, pp. 113-23; La compravendita in diritto romano, I, Napoli 1952, II, ivi 1954 (vol. unico, ivi 19542); Due nuove tavolette di Ercolano relative alla nomina dei tutori muliebri, in Studi in onore di P. De Francisci, Milano 1956, I, pp.1-17; Storia del diritto romano, Napoli 19577 e 1964 (2ª ristampa anastatica con note aggiuntive); Istituzioni di diritto romano, ivi 196014 e 1974 (ristampa anastatica); Le tavolette cerate di Ercolano e i nomina arcaria, in Mélanges Eugène Tisserant, Città del Vaticano 1964, I, pp. 9-23; Negotia, Firenze 19691; Studi epigrafici e papirologici, raccolta post. a cura di L. Bove, Napoli 1974.