vi (ve; ven)
1. Con funzione di particella pronominale e significato di " a voi ", " voi " (complem. ogg.), vi, in proclisia di forme verbali (tranne di infinito, gerundio, imperativo e congiuntivo esortativo, nelle posizioni contemplate dalla legge Tobler-Mussafia e, talvolta, in inizio di verso), è attestato 9 volte nella Vita Nuova (in XII 12 19 Madonna... / vi piaccia, vi è plurale di rispetto, rivolto alla ‛ donna ', come in XIV 11 3 e XV 4 3 [v. voi], mentre è riferito a più persone, ad es., in XL 9 2 pensosi... / di cosa che non v'è presente; v. 1.1.), 54 nelle Rime (nel nesso pronominale con ‛ lo ', vi è posposto in XLII 10 io 'l vi mostro, e LXII 3 lo vi protesto, preposto in XLIX 2 vi l'ha dato; vi è pleonastico in Rime dubbie XVIII 12 Merzé vi chero a vostra provedenza), 11 nel Convivio e 67 nella Commedia, ove vi, come ‛ voi ', è più frequente nel Purgatorio, con 44 attestazioni.
1.1. Come e ‛ voi ', anche vi è riferito a una persona (If XV 91 vi sia manifesto: è ser Brunetto), a due (If V 94 Di quel che udire e che parlar vi piace: D. e Virgilio; ma alcune tradizioni recano ti piace) o a più (Pd V 75 non crediate ch'ogne acqua vi lavi: i peccatori in genere).
Vi è proclitico con verbi pronominali (Pg X 124 e Rime dubbie XIII 1 Non v'accorgete) e con imperativi negativi (Rime LXXXV 11 e Pg XXVII 62 non v'arrestate, ma...; III 97, If XXVI 83). Ha valore di dativo etico, in If XIX 112 Fatto v'avete dio d'oro e d'argento.
1.2. Vi enclitico ricorre 6 volte nella Vita Nuova, e coincide con inizio di verso in XXXVI 4 6 davanti / vedetevi la mia labbia, XXXVII 7 8 membrandovi (dopo gerundio) e XXII 10 10 piacciavi di... (come in Rime L 12 e 14, dopo congiuntivo esortativo); in XXII 10 13 e veggiovi è applicata la legge Tobler-Mussafia. Vi è dopo infinito in XIX 9 30 farvi, e XVI 9 11 vedervi (sono versi ricchi di -v-). Nelle Rime, oltre a 5 attestazioni con infinito (XLII 4 non che laudarvi, sodisfarvi tanto; LXII 6, Rime dubbie XI 2), a quella di XLII 9 Poi piacevi saver, e a quelle citate di L 12 e 14, vi è un cumulo di pronomi enclitici in LXXXIV 13 gittatelevi a' piedi, dopo imperativo.
Tra le 5 attestazioni del Convivio sono dopo imperativo quelle di IV XI 12 Fatevi amici, e XVI 10. Delle 18 della Commedia, di cui 9 nel Purgatorio, 11 sono dopo infinito (in rima, Pd IV 134-136; e cfr. anche farvi, in Pg XXIV 115 e Pd III 66); aprono il verso e la frase Chiamavi (Pg XIV 148) e l'esortativo Ricordivi (XXIV 121), mentre segue la legge Tobler-Mussafia ma facciovi (IX 131); è dopo imperativo tenetevi (Pd XX 133), dopo gerundio mostrandovi (Pg XIV 149); di Pg XXVIII 79 maravigliando tienvi alcun sospetto, è dubbia la tradizione.
1.3. VE è usato solo di fronte a ‛ ne ', in Pg XVII 132 ve ne martira (ma alcune tradizioni, accolte nell'edizione Casella, recano vi ne).
La forma scorciata ven è in Vn XXXVII 7 7 i' non ven disturbasse, Rime CXIII 3 ven disvicina (" vi allontana da ciò ") e If XV 34 ven greco (ma alcune tradizioni recano vi).
In enclisi, oltre a -vene (Rime LXXXIV 5 e If XXI 110 andatevene), è attestato -velo (Cv IV XXVII 18 toglietevelo), dopo imperativo.
1.4. Nel Fiore, vi è proclitica 61 volte (cfr. CXXXIX 4 lo vi saprei... vietare; CXXVII 9 non vi dotiate [" non temete "], con imperativo negativo), enclitica in II 10 farvi, e CCXVI 2 e pregavi. Solo in CXXXVII 10 è il nesso ve ne. Manca nel Detto.
2. Con funzione di particella avverbiale locativa e referenziale, vi è attestata in proclisia 7 volte nella Vita Nuova, 10 nelle Rime, 7 nel Convivio e 57 nella Commedia, e in enclisi 2 nelle Rime e nel Convivio e 8 nella Commedia.
2.1. Il sintagma con ‛ essere ' (Vn XVIII 3 altre v'erano che mi guardavano... altre v'erano che parlavano) è più frequente nella Commedia (cfr. If IV 112 Genti v'eran, IX 117, XIV 97 una montagna v'è, XXI 41 ogn'uom v'è barattier, XXXII 118; Pg XV 74 più v'è da bene amare, e più vi s'ama, XVI 121 Ben v'èn [" sono lì "] tre vecchi, XXII 106; Pd X 112, XIV 68, XXI 82); in If XII 2 che v'er'anco la variante ch'iv'er'anco, accolta anche nella '21 (v. Petrocchi, ad l.), non comporta differenza di significato, come quella gli era, tràdita dall'Urbinate per If IX 117, ma diversamente dalle tradizioni che recano n' in luogo di v', in If IX 117, XXI 41 e VI 62 alcun v'è [i codici Cha, Eg n'è, " di, tra loro "] giusto (e v. III 58). Accezioni particolari ha questo sintagma in Vn XIV 14 a chi non fosse in simile grado fedele d'Amore; e a coloro che vi sono (" che sono fedeli d'Amore in simile grado "); Cv I XII 3 queste cagioni vi sono state [" hanno partecipato "] a generare... l'amore, e IV XIII 15 se alcuno congiungimento v'è [" avviene "], non è da linea a linea, ma da punto a punto.
2.2. Vi indica relazione tra azioni in Vn V 2 vi fue posto mente (al suo mirare); If IX 90 non v'ebbe [ma v' manca in alcune tradizioni] alcun ritegno; Pg IX 79 l'occhio... v'apersi (v' manca nel codice Parm); If XXXI 57, Pg XIII 154 più vi perderanno li ammiragli (Petrocchi, ad l.); Pd XXXIII 84 la veduta vi [i codici Fi e Po mi] consunsi: nonostante le incertezze della tradizione, in questi casi si può attribuire a vi il significato di " a ", " in ciò ", " nel far ciò ".
2.3. Vi indica moto a luogo in Rime CXVI 80, Rime dubbie XIV 11 non vi pò gire, Cv I XI 10, III XIII 9, Pd XV 107 non v'era giunto ancor Sardanapalo.
2.4. Nel nesso con ‛ si ', vi è sempre preposto (Rime CII 29 vi si converte, Pg XV 74, Pd XXX 87), con ‛ lo ', ‛ la ', ‛ le ' è posposto in Rime CXVI 18 la vi mena, Cv III Amor che ne la mente 58 le vi reca, Fiore LVIII 7 le v'ha fetate, CXXXIX 4 lo vi saprei... vietare, Detto 105 la vi getta (v. 2.6.). Mancano attestazioni di ‛ ve ' con valore avverbiale.
2.5. Per -vi enclitico, cfr. Rime LIX 10 e pingevi [" nella mente "] una donna, Cv II XIV 5 e rimasevi, per l'applicazione della legge Tobler-Mussafia; If II 31 venirvi, XV 110 vedervi (in rima) e Pd VIII 14, per l'enclisi all'infinito. Il rafforzamento fonosintattico ricorre in Rime LXXXVII 4 e tornerovvi, If V 4 Stavvi, II 28 Andovvi, Pg XXII 113 (a inizio di verso).
Unico nesso enclitico è quello di Pd V 41 e fermalvi.
2.6. Nel Fiore, vi è proclitico 67 volte, nel Detto 6 (v. 204 i' vi son sì preso, " in, da ciò "); per vi enclitico cfr. Fiore CLXXX 11, CCXVII 13, CCXXIV 3 andarvi, 4 fornirvi, 6 starvi e 7 esservi (dopo infinito); Detto 71 e sonvi sì legato. Solo nel Fiore (e al v. 213 del Detto) vi è in sintagma con ‛ avere ' nel significato di " esserci " (LIV 13 e' v'ha gran periglio, CXIII 7 altri v'ha che l'hanno; in nesso con ‛ ne ', CLVI 3 ve n'ha, " ce ne sono "), come in varianti della Commedia (ad es., in If IV 112, codice Eg, Genti v'avea; XIV 97, codice Laur, Una montagna v'ha; Pg XV 74, codice Ham, più v'ha; Pg XVI 121, codici Co, Ham, Laur e Pr, Ben v'ha).