URBANO da Cortona
Scultore. Aiuto di Donatello a Padova nel 1446 e negli anni seguenti; dopo un breve soggiorno a Perugia (tomba del vescovo Baglioni nel duomo) passò a Siena, dove lavorò poi sempre e morì nel 1504.
Sono del 1451 i dodici rilievi in marmo con scene della vita di Maria nella cappella della Madonna delle Grazie in duomo (oggi sparsi tra la navata destra, la facciata interna e il Museo dell'Opera); del 1462 il banco marmoreo di sinistra nella Loggia della Mercanzia con figure delle Virtù; del 1472 la Madonna per i Piccolomini, oggi nel palazzo Saracini; circa degli stessi anni il bassorilievo nella lunetta dell'attico alla casa di S. Caterina, e gli scudi araldici con la Lupa senese per la torre del Bargello di Massa Marittima; del 1481 la Sibilla Persica nel pavimento del duomo di Siena; del 1487 la tomba di Cristoforo Felici in S. Francesco, e del 1489 la decorazione della porta marmorea nella facciata della chiesa di Fontegiusta. È manifesta nelle sue opere soprattutto la derivazione donatelliana; ma egli resta assai al disotto degli altri seguaci di lui nella decorazione e nelle figure, trattate sempre con una durezza che si avvicina talvolta alla volgarità, e spesso difettose nelle proporzioni. Tuttavia il numero delle sue opere certe e di quelle che possono essere a lui avvicinate prova che egli fu nella seconda metà del secolo uno degli artisti più ricercati in Siena.
Bibl.: G. Milanesi, Documenti per la storia dell'arte senese, II, Siena 1854; M. Reymond, La sculpture fiorentine, III, Firenze 1899, p. 49; P. Schubring, U. da C., Strasburgo 1903; C. V. Fabriczy, in L'Arte, VI (1903), p. 376; V. Lusini, in Rass. d'arte senese, 1905, pp. 34 e 38; A. Venturi, Storia dell'arte ital., VI, Milano 1908, pp. 428-34; P. Schubring, Italienische Plastik des '400, Berlino 1919, pp. 209-10.