UNEP (United Nations Environment Programme)
UNEP (United Nations Environment Programme) Organo istituzionale delle Nazioni Unite (➔ ONU) con compiti specifici sui temi della tutela ambientale e dell’utilizzo sostenibile delle risorse naturali. Fa parte dell’articolato insieme di agenzie, fondi, commissioni e programmi specializzati su singoli temi che costituiscono il ‘Sistema Nazioni Unite’ e affiancano il funzionamento dell’Assemblea generale e del Consiglio economico-sociale. L’UNEP, istituito nel 1972 con sede a Nairobi (Kenya) e organizzato in 7 divisioni e 6 uffici regionali (Africa, Asia e Pacifico, Europa, America Latina e Caraibi, America settentrionale, Asia occidentale), opera in coordinamento con programmi e agenzie delle Nazioni Unite, con altre organizzazioni internazionali, con gli Stati nazionali, con Organizzazioni Non Governative (ONG) e con esponenti del settore privato e della società civile. Nello sviluppo delle sue attività, l’UNEP si avvale del supporto scientifico di esperti, di centri di ricerca internazionali, di università e di organizzazioni pubbliche e private. ● Particolare importanza ha avuto la formazione, nel 1988 a opera dell’UNEP e del WMO (World Meteorological Organization), del gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (Intergovernamental Panel on Climate Change, ➔ IPCC). I periodici rapporti dell’IPCC costituiscono una delle fonti più autorevoli per quanto riguarda la valutazione delle conoscenze scientifiche, tecniche e socioeconomiche necessarie per la comprensione dei mutamenti climatici, per la stima dei loro impatti potenziali e per la messa a fuoco delle alternative disponibili ai fini delle politiche di adattamento e di mitigazione.
Le principali attività istituzionali dell’UNEP riguardano la realizzazione di studi volti a monitorare le condizioni ambientali a livello di macroregioni o a livello globale; lo sviluppo di strumenti per la tutela delle risorse naturali e paesaggistiche; le azioni di rafforzamento dei governi e delle comunità per una gestione sostenibile delle risorse ambientali; il trasferimento di conoscenze e tecnologie, l’attivazione di forme di partenariato tra autorità pubbliche, settore privato e società civile.
Il Piano UNEP a medio termine (2010-13) si concentra intorno a 6 temi prioritari: il cambiamento climatico, dove l’azione dell’UNEP è finalizzata a consolidare la capacità dei Paesi, in particolare quelli in via di sviluppo, di integrare nelle loro politiche nazionali le risposte al cambiamento climatico; l’efficienza nell’uso delle risorse naturali attraverso modi di produrre e di consumare più sostenibili e tali da spianare la strada verso un’economia verde (green economy), nella quale l’impatto ambientale sia disaccoppiato dalla crescita e i cobenefici siano ottimizzati; la minimizzazione delle minacce ambientali derivanti da calamità naturali, da conflitti o da disastri provocati dall’essere umano; l’intensificazione del governo dell’ambiente, così da assicurare che l’azione pubblica a livello dei Paesi, delle macroregioni e a livello globale possa effettivamente conseguire le priorità ambientali; le iniziative per minimizzare l’impatto sull’essere umano e sull’ambiente delle sostanze nocive e dei rifiuti tossici; la gestione degli ecosistemi, con azioni di supporto ai governi e alle collettività per l’adozione generalizzata di un approccio ecosistemico diretto ad assicurare il benessere umano attraverso una gestione olistica del suolo, dell’acqua e delle risorse biologiche, capace di promuoverne la conservazione e l’uso sostenibile.