Generale e uomo politico statunitense (Point Pleasant, Ohio, 1822 - Mount McGregor, New York, 1885). Si distinse nella spedizione contro il Messico (1845-47). Nella guerra di Secessione sconfisse più volte i sudisti (in partic., a Fort Henry e a Shiloh nel 1862 e a Vicksburg nel 1863). Comandante in capo di tutte le forze dell'Unione (marzo 1864), G. coordinò efficacemente l'azione, incalzando le truppe confederate e costringendo infine alla resa il generale R. E. Lee (apr. 1865). Nel 1868, quale candidato repubblicano, fu eletto presidente e riconfermato nel 1872. Fece propria la politica repressiva del suo partito negli stati meridionali; risolse con il trattato di Washington (1871) le questioni pendenti con l'Inghilterra e fermò l'inflazione monetaria. L'opinione pubblica l'ostacolò nei suoi progetti d'energica politica estera, sicché dovette rinunciare all'accordo col Nicaragua e la Columbia per assicurare agli USA il controllo del costruendo canale interoceanico. La politica repressiva e gli scandali dell'amministrazione repubblicana, da lui tollerati, lo resero impopolare e ne impedirono una terza elezione.