ultrarenziano
(ultra-renziano), s. m. e agg. Chi o che è estremamente favorevole alla linea politica di Matteo Renzi.
• Ma i vendoliani non si fidano. Sanno bene che al di là delle dichiarazioni di facciata, la manovra mirata a espellerli non si è affatto esaurita. Che resta armata la tregua siglata nel weekend tra Ignazio [Marino] e Luigi [Nieri], in attesa di capire come finirà. Soprattutto se avrà la meglio la spinta ultrarenziana che vuole imporre a Roma uno schema simile a quello nazionale, con il partito di sinistra fuori, i democratici padroni del campo, appoggiati da una grande area moderata, (Giovanna Vitale, Repubblica, 14 aprile 2015, Roma, p. V) • Insomma, un altro inchino di [Antonio] Campo Dall’Orto a Renzi, ma pure una mezza capriola, visto che la stilettata arriva anche nei confronti del direttore Daria Bignardi, l’ultra-renziana che a tutti i costi ha voluto [Gianluca] Semprini e che non manca ad una riunione di redazione di «Politics». (Giornale d’Italia, 7 ottobre 2016, p. 4, Attualità) • Per il governo è la classica pistola da mettere sul tavolo della trattativa. Lo scopo dell’emendamento al milleproroghe, firmato dalla senatrice Dem Linda Lanzillotta e dall’ultra-renziano Roberto Cociancich, è quello di tirare per la giacca i tassisti e costringerli a sedersi ad un tavolo che hanno sempre detto di volere, ma che nei fatti hanno sempre provato a boicottare. (Andrea Bassi, Messaggero, 17 febbraio 2017, p. 7, Primo Piano).
- Derivato dall’agg. renziano con l’aggiunta del prefisso ultra-.
- Già attestato nella Repubblica del 5 luglio 2014, Roma, p. IV (Giovanna Vitale), usato come s. m.