ALEOTTI, Ulisse
Letterato e umanista veneziano del sec. XV. Nato in data sconosciuta, fu ammesso nel 1421 alla cancelleria ducale: nell'aprile 1424 è ricordato tra i giovani che dovevano assistere al Maggior Consiglio "ad portandum bussolos"; indi spesso lo si incontra come notaio ducale nei Commemoriali ed in altri registri. Nel 1447 pare si trovasse a Padova, nel seguito di quei Rettori, giacché fu uno degli arbitri in una questione sorta tra Andrea Mantegna e Francesco Squarcione. Nel 1459 assisteva alla dieta di Mantova.
Morì a Venezia il 1488.
Al notaio Ulisse Aleotti il Venturi inclina ad attribuire la paternità dei quarantasette sonetti, che, nel codice Estense III D. 22, portano il nome di Ulisse, basandosi sul fatto che il poeta invoca le "salse onde" e che dedica un sonetto al Mantegna. Non diversamente pensa il Tauro. L'ipotesi è appoggiata da A. Segarizzi, che trova altre ed ancor più plausibili ragioni per l'identificazione dell'autore dei sonetti. D'altra parte, il Segarizzi afferma di non aver mai rinvenuto nei molti documenti veneziani dell'epoca il nome di Ulisse e identifica quindi il notaio veneziano Ulisse Aleotti sia con l'Ulisse del codice estense sia coll'Ulisse "de Alootis", autore di un sirventese segnalato dal Cian.
Secondo il Segarizzi, che ha pubblicato i sonetti dell'A. in appendice allo studio ricordato egli è un seguace talora non infelice del Petrarca, talora pedestre plagiario. Tenta anche con una certa indipendenza e con minor fortuna il genere burlesco, non senza cadere talvolta nel triviale. Comunque, lasciando da parte il Giustinian ed il Broccardo, l'A. grandeggia tra i rimatori padovani e veneziani della prima metà del '400.
Fonti e Bibl.: V. Cian, Un codice ignoto di rime volgari appartenenti a B. Castiglione, in Giorn. stor. d. letter. ital., XXXIV (1893), p. 308; G. Tauro, Dieci sonetti inediti di un poeta padov. nel '400, Roma 1898 (dal codice III. D. 22 della Biblioteca Estense di Modena); A. Segarizzi, U. A. rimatore del sec. XV, in Giorn. stor. d. letter. ital., XLVII (1906), pp. 41-66; A. Cinquini, Rime inedite del Quattrocento (dal codice Vat. Reg.1973), Roma 1907, pp. 5 e 25-26 (con letter. intorno al "poeta Ulisse"); A. Segarizzi, A. Baratella e i suoi corrispondenti, Venezia 1916, pp. 74-75 (da consult. anche per l'ulteriore bibliografia). Per il sonetto al Mantegna nel codice Estense sopracitato, cfr. A. Venturi, Il Pisanello a Ferrara, in Arch. veneto, XXX (1885), pp. 411-414; e cfr. prima I. Bellini, Pisanello und Mantegna in den Sonetten des Dichters Ulisse, in Der Kunstfreund, XIX (1 ott. 1885). Per i docc. notarili o di cancelleria ducale dell'A., cfr. le prime indicazioni nei cit. scritti di A. Segarizzi; e inoltre nei Libri Commemoriali dal libro XII, c. 127 (28 sett. 1433), e dal libro XIII, cc. 30, 36, 139, 155,182 (2 ott. 1437, 27 marzo 1438, 9 febbr. 1443, 28 febbr. 1445, 19 febbr. 1446); cfr. Regesti degli stessi Libri, a cura di R. Predelli, IV, Venezia 1896, Indice dei nomi.