Storico milanese (m. 1515 circa); a capo della biblioteca ducale di Pavia (1478), poi di Milano (1496) e preposto all'archivio segreto sforzesco, scrisse una storia di Milano, che rappresenta una delle opere maggiori della storiografia erudita del Rinascimento. L'opera in 22 libri (Rerum patriae seu Mediolanensis historiae libri XX ab origine urbis ad a. 1318, 1627, ultimi due libri 1644) fu poi continuata dal Ripamonti (fino al 1631).