TRIARÎ (triarii)
I soldati dei manipoli della terza linea della legione (v.) romana. Essi erano ancora nel sec. II. a. C. i soldati più anziani e mentre i militi delle altre due linee avevano adottato il pilum, giavellotto da lancio, essi erano armati dell'antica hasta da urto. Erano detti anche pilani, che alcuni interpretano da pilum, altri invece da pilae, le colonne, perché essi caricavano in colonne serrate; perciò il centurione del primo manipolo di triarii era detto primus pilus. I loro manipoli contavano solo 60 uomini, invece dei 120 dei manipoli astati e principi. Col mutare della tattica romana nel sec. II a. C., i triarî ebbero lo stesso armamento degli altri soldati, ma il nome di triarî rimase sempre a uno dei tre manipoli della coorte. La denominazione non aveva importanza che per il rango dei centurioni. L'espressione proverbiale res ad triarios redit (Liv., VIII, 8, 11) significava che la situazione era critica, che si era giunti a far appello agli uomini della terza linea.
Bibl.: J. Marquardt, Röm. Staatsverwaltung, II, 2a ed., Lipsia 1884, p. 335 seg.; trad. francese in Manuel des antiquités romaines, XI, Parigi 1891, p. 13; E. Meyer, Kleine Schriften, II, Halle 1924, p. 253; H. Delbrück, Geschichte der Kriegskunst, 3a ed., Berlino 1920, p. 279; J. Kromayer e G. Veith, Heerwesen und Kriegführung der Griechen u. Römer, Monaco 1928, passim.