Tremonti-bond
(Tremonti bond), loc. s.le m. Titolo obbligazionario di tipo ibrido emesso nel 2008 dal Tesoro italiano, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Giulio Tremonti, per agevolare il credito concesso dagli istituti bancari a imprese e cittadini in difficoltà.
• Per i cosiddetti Tremonti-bond, ricorda poi il Cavaliere, «sono presenti 10-12 miliardi, a seconda delle richieste che perverranno». E «dato che vanno al patrimonio delle banche per consentire l’erogazione di credito alle imprese», l’intervento potrà attivare «150 miliardi di finanziamenti». (Vincenzo La Manna, Giornale, 7 marzo 2009, p. 3, Il fatto) • Uno dei nodi della vicenda senese resta le modalità per calcolare il valore delle azioni Mps che il Tesoro dovrà accettare come pagamento degli interessi sul «Monti Bond» da 3,4 miliardi (2 come nuovo capitale, 1,9 come rinnovo dei Tremonti Bond) necessari per rientrare nei parametri dell’Eba. (Tempo, 22 settembre 2012, p. 8, Primo Piano) • Visto che nel 2013 l’istituto presieduto da Alessandro Profumo e guidato da Fabrizio Viola potrebbe non produrre utili sufficienti (poco meno di 400 milioni), il pagamento dei Monti bond a un tasso del 9% dovrebbe avvenire con azioni ordinarie di Mps, e non con nuovi Monti bond. Solo gli attuali Tremonti bond per 1,9 miliardi saranno remunerati, per il solo 2012, con nuove obbligazioni: per questo l’ammontare complessivo della richiesta è stato elevato da 3,9 a 4,07 miliardi di euro. (Fabrizio Massaro, Corriere della sera, 24 febbraio 2013, p. 37, Economia).
- Composto dal nome proprio (Giulio) Tremonti e dal s. ingl. bond ‘titolo, obbligazione’.
- Già attestato nella Repubblica del 12 novembre 2008, p. 25, Economia.