Trattato di Nizza che modifica il Trattato sull'Unione Europea, i Trattati che istituiscono le Comunita europee e alcuni atti
Trattato di Nizza che modifica il Trattato sull’Unione Europea, i Trattati che istituiscono le Comunità europee e alcuni atti connessi Trattato firmato a Nizza il 26 febbraio 2001 dai rappresentanti degli allora 15 Stati membri (Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna, Svezia). Approvato dal Consiglio europeo di Nizza nel dicembre 2000, costituisce uno dei trattati di fondamentale importanza dell’Unione Europea. Sottoposto alla firma nel febbraio 2001, il T. è stato oggetto di un lungo percorso di ratifica, che ha portato alla sua entrata in vigore il 1° febbraio 2003.
L’importanza del cosiddetto T. di N. risiede nella modifica di alcuni assetti istituzionali interni all’Unione Europea e nell’individuazione delle riforme istituzionali che gli Stati devono attuare in vista dell’adesione alla UE. Il T. tende a fornire un viatico chiaro per l’allargamento dell’Unione, superando quella vaghezza e quei vuoti normativi che il Trattato di Amsterdam (➔ Trattato di Amsterdam che modifica il Trattato sull’Unione Europea, i Trattati che istituiscono le Comunità europee e alcuni atti connessi) non era riuscito a colmare.
Un altro aspetto fortemente innovativo del T. di N. riguarda l’aggiornamento delle istituzioni comunitarie al fine di renderle capaci di operare con una membership più estesa. Il T. ha modificato la composizione della Commissione europea e del numero dei deputati del Parlamento europeo, con una nuova ponderazione dei voti all’interno del Consiglio dell’Unione Europea. La procedura di codecisione, contemplata dall’art. 251/Trattato CE, è stata estesa ad altre materie. Il voto a maggioranza qualificata con il sistema di ponderazione ha visto ulteriormente ampliato il proprio raggio d’azione, anche perché il raggiungimento dell’unanimità risultava sempre più problematico in un’Europa costantemente tendente all’allargamento.
Il T. di N. è intervenuto, rendendolo più flessibile, anche sull’istituto delle cooperazioni rafforzate, introdotto per la prima volta nel Trattato di Amsterdam, relativo alla creazione di legami più consistenti tra alcuni Stati membri in materie ricadenti nei trattati comunitari. Risulta di particolare interesse la previsione della possibilità di instaurare cooperazioni rafforzate nel campo della Politica Estera e di Sicurezza Comune (PESC). È stata anche introdotta una nuova ripartizione delle competenze in capo alla Corte di Giustizia e del Tribunale di primo grado dell’Unione Europea. ● Va aggiunto, infine, che il Consiglio europeo di Nizza del dicembre 2000, poco prima della firma del T., ha proceduto alla proclamazione della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea (➔ ), non entrata a far parte del Trattato. Successivamente equiparata dal Trattato di Lisbona agli altri trattati comunitari, la Carta di Nizza costituisce l’altro importante frutto di quel momento storico, in quanto ha fornito un quadro più chiaro dei diritti e principi tutelati dall’Unione nell’applicazione del diritto comunitario. In tal senso, la Carta e il T. di N. si integrano vicendevolmente nella definizione della via da seguire per l’allargamento e il parallelo rafforzamento dell’Unione Europea.