tramortire
Negli esempi danteschi del verbo il " venir meno ", sì da parere quasi morto, è sempre effetto di violenta emozione affettiva: Questi penseri, e li sospir ch'eo gitto, / diventan ne lo cor sì angosciosi, / ch'Amor vi tramortisce, sì lien dole (Vn XXXIX 10 11); anche XV 5 6.
Participi passati con valore di aggettivo in Vn XXXI 16 68 ogn'om par che mi dica: " Io t'abbandono ", / veggendo la mia labbia tramortita: il disperato dolore per la morte della sua donna ha conferito un aspetto cadaverico al poeta; Pg XXXIII 129 la tramortita sua virtù ravviva: Beatrice prega Matelda di far rinvigorire, immergendo D. nell'Eunoè, la sua facoltà della memoria, gravemente indebolita (da notare la scelta sapiente dei due verbi antitetici); Fiore CLXXXVII 14 quando l'uom avrà sua dilettanza, / sì paia ch'ella tramortita sia, con allusione a una spossatezza sensuale simulata.