tossoide
Tossina detossificata che tuttavia conserva integra la capacità immunizzante; viene anche chiamata anatossina. Attualmente, i vaccini più conosciuti costituiti da tossoidi sono due: il vaccino contro la difterite e quello contro il tetano. In entrambi i casi, la malattia non è causata direttamente dall’agente patogeno (che rimane confinato in specifici distretti dell’organismo), ma dalla tossina che, entrando nel circolo sanguigno, esercita i suoi nefasti effetti in modo sistematico. Già nella terza decade del XX sec., alcuni ricercatori si accorsero che trattando la tossina della difterite con piccole quantità di formaldeide, il prodotto ottenuto manteneva la maggior parte della sua capacità immunizzante, mentre perdeva completamente le sue caratteristiche di tossicità. Questa scoperta consentì di introdurre in commercio i primi vaccini antidifterici già alla fine degli anni Venti. Dopo quasi venti anni, all’anatossina difterica venne aggiunta quella tetanica, a formare i primi vaccini combinati difterite-tetano. Ancora oggi i vaccini antidifterico e antitetanico sono prodotti utilizzando le stesse tecnologie sviluppate all’inizio del secolo scorso. I vaccini contenenti tossoidi hanno bisogno di più somministrazioni per essere efficaci: la prima dose stimola il sistema immunitario, mentre una risposta protettiva, prevalentemente di tipo umorale (ossia anticorpale), si sviluppa dopo la seconda o la terza dose. Si deve tener presente, inoltre, che i titoli anticorpali tendono a cadere nel corso del tempo, per cui può essere necessario effettuare richiami successivi. La vaccinazione universale contro la difterite e il tetano, mediante l’uso di vaccini contenenti le rispettive anatossine, è stata uno degli interventi sanitari di maggior successo, consentendo la totale scomparsa dei casi di malattia nei Paesi in cui questa misura di sanità pubblica è stata adeguatamente applicata.
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