torcitura Nell’industria tessile, operazione, eseguita con macchina torcitrice, intesa a dare al filo di seta greggia o al filamento di fibre artificiali o sintetiche una prima torsione (torsione di filato), seguita, per il filato destinato all’ordito, da una seconda torsione (torsione di torto) impartita da una torcitrice simile alla prima; il filato sottoposto alla duplice t. è detto organzino. Le torcitrici possono essere di tre tipi: ad anello, ad aletta (simili tra loro) e a piantello; ne esistono anche di capaci di ottenere l’organzino in un’unica fase.
Procedimento discontinuo o continuo (per falsa torsione), inteso a conferire ai filamenti di fibre sintetiche o artificiali un certo grado di voluminosità e di elasticizzazione attualmente ottenuto con la stirotesturizzatrice (➔ testurizzazione).
Insieme delle operazioni con le quali si ottiene un filato di seta o un filamento di fibre sintetiche o artificiali direttamente utilizzabili in tessitura partendo dal filo di seta greggia proveniente dalla trattura o dal filamento proveniente dalla fibra.
Operazione con la quale due o più filati vengono accoppiati per mezzo di torsione, detta più propriamente ritorcitura.